Il territorio di Marigliano è da sempre coltivato a patate. La patata fu scoperta nel XIV secolo, durante la conquista del Perù, dagli spagnoli di Francisco Pizarro che la portarono in patria. Si diffuse poi in Germania e in Italia e successivamente in Francia. In tutta Europa, però, per quasi due secoli, venne considerata solo una curiosità botanica e utilizzata per lo più come pianta d’appartamento.
Successivamente, utilizzata in diverse preparazioni, sia dolci che salate, la patata divenne la grande protagonista della cultura gastronomica contadina, il cosiddetto “cibo dei poveri” che non poteva mai mancare. Le caratteristiche nutrizionali, in termini di apporto di glucidi complessi sotto forma di amido, fibre, vitamine (B1, B2, B3, B6 e C), ferro e potassio, la rendono però un alimento tutt’altro che povero e ne fanno ancora oggi un alimento di grandissima diffusione, apprezzato da tutti. Recentemente, si è scoperto che il considerevole apporto di amidi gastroresistenti protegge l’organismo dall’insorgenza di tumori legati all’eccessivo consumo di carne rossa. Infatti, basta associare al piatto di carne un’insalata di patate lessate o cotte al vapore per mitigare i danni della dieta prevalentemente carnivora.
La patata, in tutte le sue varietà, dalla matura da “conservazione” che si raccoglie a settembre/ottobre, alla novella che si raccoglie già a maggio, non può dunque mancare sulle nostre tavole, sia in quanto alimento che giova alla salute sia in quanto testimonianza del forte legame con le tradizioni culinarie del nostro passato.